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Si chiamano Cocktails tutte le bevande ottenute dalla miscelazione di due o più ingredienti, il limite massimo fissato dal I.B.A ( International Bartenders Association ) durante il congresso del 1993, è di 5 ingredienti, comprese gocce e correzioni. Oltre questo limite, si rischierebbe di creare troppa confusione di sapori e aromi.

Lo scopo da raggiungere nella creazione di un cocktail, è quello di ottenere un gusto nuovo, dall' insieme di più prodotti aventi tutti una caratteristica di gusto e colore ben definita. 

L' esempio più calzante è quello del pittore che disponendo di una tavolozza di colori base, riesce attraverso la miscelazione degli stessi, ad ottenere dei colori nuovi più o meno accentuati che vanno dalle tonalità più tenui a quelle più accentuate. Ma cosi come un pittore non miscelerebbe mai un nero con un bianco, anche per il Barman esistono delle regole di miscelazione da rispettare. Es: Alcuni distillati che mai si unirebbero armonicamente ad altri  etc.

Sempre come il pittore, che pur disponendo di soli tre colori base, riesce a creare opere d' arte con un infinità di sfumature diverse, anche il Barman, con la varietà di prodotti presenti oggi sul mercato, può dar vita a un infinità di combinazioni diverse.

Per fare un pò più di chiarezza in questo caleidoscopico mondo del bere, si è da sempre cercato di dividere i drinks per categorie, a seconda delle varie caratteristiche costanti di taluni drinks. Ma come tutte le cose, anche i modi di bere, seguono delle mode, dettate anche dall' evoluzione del gusto. Ecco che alcune di queste categorie di drinks, sono andate scomparendo, altre sono tornate improvvisamente di moda e altre ancora resistono inesorabilmente a tutte le mode, e pur dopo 100 anni, fanno ancora prepotentemente parte dei " Best Sellers ".

Nati negli Stati Uniti tra la fine dell' Ottocento e i primi del Novecento, tanti di loro sono le basi variate di tutta quella serie di Cocktails che vanno tanto di moda oggi nei bar di tutto il mondo, e quindi giusto e doveroso ricordarli, non solo ma anche riproporli nelle formule originali di indiscutibile successo visto che hanno fatto la storia dell' arte del miscelare.

Durante il Convegno I.B.A del 1993, sono state codificate le più richieste ricette di Cocktails, e si è stabilito che a seconda delle loro caratteristiche specifiche, vanno suddivisi in:

- SHORT DRINK
- LONG DRINKS
- SPARKLINGS
- DAISIES
- MISTS
- FRAPPES
- POUSSE CAFES
- COOLERS
- COBBLERS
- SLINGS
- COLLINS
- TODDIES
- FLIP
- EGG NOGGS
- CUPS
- FIZZES
- SMASHES
- SOURS
- SWIZZLES

Di seguito vi elenchiamo alcuni tipi cocktails di cui abbiamo notizia oltre quelli indicati precedentemente:

Buck  
Long-drink dissetante nella cui composizione entra sempre il succo di limone e una bevanda gassata.

Crusta  
Short-drink generalmente a base di gin o rum, più raramente whisky o cognac, servito in bicchieri dall’orlo brinato di zucchero.

Fix
Short-drink con succo di frutta, servito in bicchieri colmi di ghiaccio tritato.

Fizz
Long-drink con succo di frutta, servito con l’aggiunta di una bevanda gassata e una cannuccia.

Highball
Long-drink servito in bicchieri molto grandi, con ghiaccio e con l’aggiunta di una bevanda gassata.  

Julep
Long-drink nella cui composizione entrano alcune foglioline di menta fresca, servito in grandi bicchieri precedentemente raffreddati in frigorifero e riempiti di ghiaccio tritato.

Lemonade
Long-drink poco alcolico e molto dissetante, servito con grande abbondanza di frutta di stagione e aggiunta di soda che lo rendono molto variopinto.

Punch
Long-drink generalmente composto da succo di limone, zucchero e più liquori; nella stragrande maggioranza dei casi è servito caldo con l’aggiunta di acqua bollente.

Rickey
Long-drink a base di rum, cognac, gin o whisky, nella cui composizione entrano sempre limone o cedro e una bevanda gassata, mai lo zucchero.

Sangaree
Short-drink generalmente composto di acquavite, servito sempre con un pizzico di noce moscata.

Scaffa
Short-drink da un’acquavite (base), un liquore e uno spruzzo di bitter, servito sempre senza ghiaccio.

Shrub
Long-drink a base di distillati e frutta, che può anche essere preparato notevolmente in anticipo.

Swizzle
Long-drink preparato direttamente nei bicchieri e servito con un bastoncino per mescolare.

Zombie
Long-drink di origine tropicale, composto da rum, succhi di frutta, frutta fresca e molto ghiaccio.

Zoom
Short-drink con miele e panna montata o liquida.  

 

Parte del testo qui indicato è tratto dal sito della Sezione di Venezia dell'AIBES 
>>vedi qui<<

   

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