|
|
DAIQUIRI
1/10
sciroppo di zucchero
3/10 succo di lime o limone
6/10 rum cubano bianco
Shakerare energicamente e versare nella coppetta da cocktail ghiacciata.
Storia
Constante Ribalagua,
gran maestro del bar Floridita de l'Avana e inventore del Daiquiri,
andò in pensione nel '52. Forse senza immaginare di aver creato un
cocktail destinato a diventare tra i più famosi del mondo. Così famoso
e così buono che la rivoluzione di Fidel mise da parte (o non ritenne
oltraggioso per il nuovo regime) il passato del Daiquiri, sempre in mano
ai gringos americani tra casino, hall di alberghi, bar e ristoranti
sotto la luna sovrana. La Cuba di oggi, squattrinata e in crisi, che
vede nel turismo uno spiraglio di luce economica, ha restaurato il
Floridita. Restauro eseguito molto bene, anche se lo sgabello su cui
sedeva Ernest Heminghway, circondato da catenelle di protezione, dà un
po' l'idea di un catafalco. Dentro al Floridita camerieri impeccabili,
aria condizionata omicida, torme di giapponesi "bevi e fuggi".
Fa sentire un filo colpevole il turista che può permettersi una spesa
di qualche dollaro, il Floridita. Fuori dal bar, "Cubita
linda" ha il fiato corto, il cuore che batte di paura e proprio
soltanto l'essenziale per continuare a sopravvivere.
DICE
IL BARMAN
Il modo più
civile di bere rum. Fresco ed equilibrato, è un dosaggio perfetto dei
tre ingredienti principali della cocktelleria cubana. In un certo senso
è il simbolo dei profumi e dei sapori dell'isola. E scivola giù che è
un piacere.
In
collaborazione con Gambero Rosso
|