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I
medici: 'La birra è meglio dell'aspirina'
Gli esperti ne esaltano le qualità, capaci di prevenire varie malattie,
tra cui quelle cardiovascolari
Circa mezzo litro di birra al giorno, se bevuto durante i pasti,
contribuisce alla prevenzione di varie malattie, come per esempio quelle
cardiovascolari. L'indicazione è venuta da un convegno organizzato a
Bruxelles dai birrari europei (Brewers of Europe) e in cui
l'associazione di tutta la categoria italiana (Assobirra) ha presentato
una ricerca da cui emerge che in Italia la stragrande maggioranza dei
medici di base danno un giudizio positivo sulle proprietà della bevanda
alcolica più diffusa al mondo, a patto che non venga manipolata
geneticamente.
Il "paradosso francese" (ossia i benefici effetti
dell'assunzione a basse dosi di una sostanza, l'alcol, che sarebbe
invece tossica in grandi quantità) si applica non solo al vino, ma
anche a tutte le altre bevande alcoliche come la birra. Lo ha sostenuto
Antonio Gasbarrini, dell'università Cattolica di Roma, avvertendo però
che il principio del "mezzo litro" va applicato tutti i
giorni, evitando "l'errore più grave": concentrare in maniera
dannosa le bevute, ad esempio durante la fine settimana.
La sintesi di dieci anni di studi scientifici, sottolinea Assobirra,
dimostra che, se consumata in maniera regolare e con moderazione, la
birra può evitare i rischi di malattie coronariche grazie alle vitamine
del gruppo B (comprese B6 e B12) e ai folati. Inoltre può ridurre
l'aumento del colesterolo nel sangue in virtù della fibra solubile
derivante dalle pareti delle cellule d'orzo. Va considerata, poi, la
benefica azione antiossidante del luppolo e del malto e quella
preventiva dell'osteoporosi. Insomma, ha detto Gasbarrini, è ormai
dimostrato che l'alcol, e quindi la birra, "protegge più
dell'aspirina".
La birra "viene promossa dai medici di base italiani",
sottolinea un comunicato di Assobirra che presenta il sondaggio
realizzato dall'istituto Makno su un campione di 500 medici generici.
Per la prima volta, emerge che la maggioranza di loro (55%) sono
contrari dell'utilizzo in campo alimentare dei prodotti geneticamente
modificati, i cosiddetti Ogm. Una posizione in linea con quella degli
industriali italiani che producono birra dichiaratamente "Ogm-free",
cioè senza l'intervento dell'ingegneria genetica come invece si fa
spesso in Usa e in Gran Bretagna.
La quasi totalità dei medici (92,6%) ritiene la birra compatibile con
un'alimentazione "sana ed equilibrata" e una maggioranza del
53%,6% ritiene "consigliabile" berne due bicchieri da 20
centilitri al giorno. Un giudizio dato con cognizione di causa: la
maggioranza dei dottori italiani, secondo il sondaggio, conosce bene
caratteristiche basilari della birra, come la sua gradazione e l'apporto
di calorie. Anche se più del 60% degli interpellati non ha "quasi
mai riscontrato" problemi di salute creati dal consumo di birra, un
30% dei medici generici però la sconsiglia a donne incinta o in
allattamento e il 47% ritiene che non si debba berne quando si deve
guidare.
Tratto
da Staibene.it - ottobre 2001
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